"Au revoir les enfants"
a cura di Amnesiac Arts
White Cube Basilicata : Cristina Pavesi
19 maggio – 24 giugno 2007
Orari d’apertura: sabato, domenica 18.30-21
White Cube Basilicta
@ Amnesiac Arts Home Gallery
Corso XVIII Agosto, 36
Potenza
Au revoir les enfants, mostra internazionale inserita tra gli eventi della IX Settiman adella Cultura in collaborazione con il Lucania Film Festival, presenterà i video della rassegna olandese Grote Kunst voor Kleine Mensen (Grande Arte per Piccoli Uomini), i disegni di Michael Rotondi e per il White Cube Basilicata le nature morte surreali ed oniriche di Cristina Pavesi
“Tutti quelli che hanno la stessa apertura visiva e vedono il mondo nello stesso modo non hanno osservazioni diverse da comunicarsi. Solo chi ha un’apertura visiva diversa vede il mondo in un altro modo e può dare al prossimo un’informazione tale da allargargli il campo visivo”.
Così Bruno Munari sottolineava l’apporto ‘rivoluzionario’ di una visone ‘eccentrica’ della realtà da parte di individui non omologati come possono essere bambini ed artisti. Recuperare la capacità di ‘buttarsi’ nell’esperienza della vita senza la rete di protezione delle convenzioni sociali, riscoprire la curiosità verso il mondo cogliendone gli aspetti non immediatamente percettibili è un percorso che permette di allargare il nostro campo visivo, è una grande/piccola trasgressione che ci restituisce la libertà di re-inventarci un sistema di significati del tutto autonomo e personale.
La mostra Au revoir les enfants è un viaggio nella percezione infantile e nel mondo stupefatto e incantato dei ‘rivoluzionari dell’immaginazione’ che permetterà a noi della ‘società degli adulti’ di riscoprire lo stupore e la meraviglia, lo slancio creativo e l’immaginazione giocosa anche partendo dalle più semplici, e all’apparenza banali, situazioni del quotidiano.
Il White Cube Basilicata presenterà le "nature morte per bambini" di Cristina Pavesi, nata a Milano nel 1966 dove vive e lavora.
Nei suoi lavori utilizza i media più vari e sceglie il mondo della femminilità e dell’infanzia come punto visuale da cui guardare il mondo e smascherarne ambiguità e pregiudizi.
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